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sabato 23 aprile 2011

La Pasqua di Cristo e gli auguri del Dottore Evangelico

Dice così Sant'Antonio, nel suo sermone per la Risurrezione del Signore (§ 16), abbracciando insieme il Sabato santo e l'alba della Pasqua e l'incontro definitivo con Cristo nella Pasqua eterna:

Orsù dunque, carissimi fratelli, che siete qui riuniti per festeggiare la Pasqua di Risurrezione, io vi supplico di comperare con il denaro della buona volontà, insieme alle pie donne, gli aromi delle virtù, con i quali possiate ungere le membra di Cristo con l'amabilità della parola e con il profumo del buon esempio; vi supplico, pensando alla vostra morte, di venire e di entrare nel sepolcro della celeste contemplazione, nella quale vedrete l'angelo dell'Eterno Consiglio, il Figlio di Dio, assiso alla destra del Padre. Egli nella risurrezione finale, quando verrà a giudicare il mondo nel fuoco, si svelerà a voi, non dico dieci volte, ma per sempre: in eterno e nei secoli dei secoli lo vedrete come egli è, con lui godrete, con lui regnerete.
Si degni di concederci tutto questo colui che è risorto da morte: a lui sia onore e gloria, dominio e potestà nei cieli e sulla terra per i secoli eterni.
E ogni fedele, in questo giorno di letizia pasquale, esclami: Amen, alleluia!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il nostro fate A.R. in occasione della Santa Pasqua smette di essere parsimonioso e apre lo scrigno dei tesori, regalandoci questa perla del Dottore Evangelico tratta dai "Sermones".

A frate A.R. e a tutti i suoi confratelli faccio i miei auguri di una Santa e proficua Pasqua.

Poscritto.
Mi auguro lesini meno sui "Sermones" e ce li proponga più spesso.
Edificano, eccome edificano.

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