Anche oggi il Papa è tornato a citare il demonio, e per due volte: nella messa mattutina e nella Catechesi del mercoledì.
Nell'omelia del mattino ha espressamente sottolineato i miracoli di esorcismo riferiti dal brano degli Atti degli Apostoli. Lo si legge su News.va, invece su Radio vaticana la frase è riportata solo fino al punto esclamativo, omettendo la citazione biblica:
E facevano anche miracoli! “Molti indemoniati espellevano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti”
Più tardi, nella catechesi sul mistero dell'Ascensione del Signore, nostro avvocato che intercede seduto alla destra di Dio, il Santo Padre ha detto:
Gesù è l’unico ed eterno Sacerdote che con la sua passione ha attraversato la morte e il sepolcro ed è risorto e asceso al Cielo; è presso Dio Padre, dove intercede per sempre a nostro favore (cfr Eb 9,24). Come afferma san Giovanni nella sua Prima Lettera Egli è il nostro avvocato: che bello sentire questo! Quando uno è chiamato dal giudice o va in causa, la prima cosa che fa è cercare un avvocato perché lo difenda. Noi ne abbiamo uno, che ci difende sempre, ci difende dalle insidie del diavolo, ci difende da noi stessi, dai nostri peccati! Carissimi fratelli e sorelle, abbiamo questo avvocato: non abbiamo paura di andare da Lui a chiedere perdono, a chiedere benedizione, a chiedere misericordia! Lui ci perdona sempre, è il nostro avvocato: ci difende sempre! Non dimenticate questo!
Già dai primi giorni Papa Francesco ha spesso ricordato il Nemico. Alla Messa pro Ecclesia nella Cappella Sistina disse:
Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio.
Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa con la sua forza vivificante e unificante: di molti fa un corpo solo, il Corpo mistico di Cristo. Non cediamo mai al pessimismo, a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non cediamo al pessimismo e allo scoraggiamento.Nell'omelia della Domenica delle Palme si legge:
La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte, e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Gesù!E' anche interessante notare la presentazione dinamica o meglio "drammatica" della vita spirituale che il Papa tende a esprimere, in maniera assai chiara, nel senso della "lotta spirituale". Mi pare piuttosto evidente come in queste espressioni emerga la spiritualità cristiana secondo i tratti tipici di sant'Ignazio di Loyola. Pensate anche all'uso dei termini "consolazione" e "desolazione", anche questi correlati intimamente alla spiritualità ignaziana. La polarità che si crea aiuta la predicazione e certamente la pedagogia della scelta e della sequela.
Nel testo non molto lungo degli Esercizi Spirituali del fondatore dei Gesuiti, a proposito di diavoli, troviamo oltre 40 ricorrenze:
demonio/demoni 22 volte
lucifero 3 volte
angelo cattivo 3 volte
nemico della natura umana 8 volte
nemico del nostro bene e della nostra salvezza eterna 1 volta
nemico maligno 1 volta
avversario 1 volta
capo degli avversari 2 volte
malvagio capo 1 volta
tentatore 1 volta
diavolo 1 volta
Della famosa meditazione delle due bandiere (di Cristo e di Lucifero) abbiamo parlato qualche anno fa in questo post che potete rileggere.
PS. Un altro post sulle ispirazioni ignaziane di Papa Francesco lo si può leggere qui su Continuitas
PS. Un altro post sulle ispirazioni ignaziane di Papa Francesco lo si può leggere qui su Continuitas
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