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mercoledì 17 luglio 2013

Stile liturgico "emancipato" o "autocentrato"? Vedete un po' voi

Una notizia del 16 luglio ripresa da TGCOM diceva:
A messa come a Sanremo: parroco chiude il matrimonio cantando e ballando sull'altare
Colpo di scena in una parrocchia della Brianza, dove risuonano le note dei Ricchi e Poveri
19:20 - Le suore di Sister Act oramai sono storia passata. Perché alla ribalta, ora, c'è don Bruno, l'originale parroco che non ha esitato a infrangere i rigidi schemi della Chiesa, chiudendo un matrimonio in Brianza sulle note di "Mamma Maria", storico successo dei Ricchi e Poveri. Stereo alla mano, il prete ha trasformato l'altare in un palco degno dell'Ariston, con tanto di coreografie ed esibizione al microfono. Il tutto sotto lo sguardo attonito dei presenti che, cellulare alla mano, hanno filmato la scena e hanno messo il video sul web.
La curiosità è tanta, e con una ricerca da un solo click ecco cosa ti trovo su YouTube (caricato il 16 maggio 2013):


Ed ecco il "replay" durante l'ultima "cerimonia":


Non so se è un matrimonio vero o se è solo una commedia, ma se sul serio quello che balla e canta è un prete e i due sono veramente venuti a sposarsi "secondo il rito di santa romana Chiesa", allora qui c'è qualcosa di profondamente storto. Una distorsione della liturgia talmente radicata che non è più nemmeno percepita da chi la mette in atto, da chi la filma e da chi la vive. Tutto ruota attorno ad attori in cima al palcoscenico, per intrattenere, "religiosamente" quanto si vuole, ma pur sempre intrattenere il pubblico in "sala". 
Rileggiamo le parole ponderate di Benedetto XVI, e comprendiamo il grido di sofferenza e d'allarme, a volte sottovalutato, con cui il Pontefice giustificava il ritorno di molti alla Forma straordinaria, come "rifugio" contro gli abusi e la spettacolarizzazione della liturgia. Il Papa parlava al passato, ma pare che nulla sia cambiato:
Molte persone, che accettavano chiaramente il carattere vincolante del Concilio Vaticano II e che erano fedeli al Papa e ai Vescovi, desideravano tuttavia anche ritrovare la forma, a loro cara, della sacra Liturgia; questo avvenne anzitutto perché in molti luoghi non si celebrava in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile. Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch’io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni. E ho visto quanto profondamente siano state ferite, dalle deformazioni arbitrarie della Liturgia, persone che erano totalmente radicate nella fede della Chiesa.                              (lettera ai vescovi in occasione del MP Summorum Pontificum)
La liturgia e la fede sono l'una l'espressione visibile dell'altra. Se tu credi in te stesso o se credi nel Dio di Gesù Cristo il risultato "rituale" non sarà lo stesso, come sarà diverso anche il risultato "vitale" (la vita cristiana è anch'essa liturgia, opera di Dio e per Dio, con rubriche molto antiche che si chiamano comandamenti, affidate a coloro che hanno ricevuto il sacerdozio battesimale per offrire il sacrificio della propria esistenza con Cristo al Padre). E non importa quello che affermi di credere, la comunicazione non-verbale, i gesti, i segni, la musica, diranno molto di più di quanto immagini (come i tuoi comportamenti e la sincerità nella vita morale rivelano se davvero credi al Signore e ami il tuo prossimo o fai riferimento solo a te stesso).

3 commenti:

Vivus ha detto...

Non è una novità, in Diocesi lo sanno quasi tutti i preti. Viene da chiedersi: dov'è l'autorità preposta?

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=UuD4G8wnykc

Francesco ha detto...

Magari il problema fosse solo il parroco, purtroppo ci si mettono anche i parrocchiani che plaudono (metaforicamente e letteralmente) a queste demenzialità liturgiche.

Il problema non è la mancanza del senso liturgico, il problema è proprio la mancanza del senso sacro!
La cultura dominante è sciatta e materialista, e non possiamo combatterla piegandoci alla sciatteria e al materialismo, dobbiamo invece predicare il Cristo crocifisso, che è scandalo e follia!

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