tomba di San Pio X in Vaticano |
Oggi, dunque, ricorre il primo centenario della morte del Santo Padre proveniente dalle terre venete, e quest'anno festeggiamo pure il sessantesimo anniversario della sua canonizzazione (29 maggio 1954).
Pio X ebbe tanti nemici in vita, e anche dopo, che cercarono di dipingerlo come un tiranno e un ossessionato dall'eresia modernista. Certo fece il suo lavoro di Pontefice e non trascurò le deviazioni dottrinali, senza dimenticare la pastorale: fu anzi un grande papa-pastore, basti pensare alla sua attenzione al catechismo dei bambini, alla prima comunione, alla diffusione dell'attività missionaria...
Il suo equilibrio da "innovatore sotto apparenze conservatrici" potrebbe essere riassunto da un aneddoto (probabilmente inventato e infatti smentito dalla Segreteria di Stato del tempo). Si tratterebbe dell'atteggiamento verso il "nuovo" ballo che si stava diffondendo a macchia d'olio nel secondo decennio del '900: il Tango, importato dall'Argentina. Tale ballo fu censurato e accusato da più parti ecclesiali di essere sensuale e peccaminoso. Pio X avrebbe assistito ad una dimostrazione con una coppia di ballerini i quali danzarono in sua presenza. Avrebbe potuto valutare da sé e dare un giudizio informato. La sua sentenza, espressa nel dialetto della sua terra che mai abbandonò, sarebbe stata:
«Mi me par che sia più bèo el bàeo dea furlana; ma no vedo che gran pecài ghe sia in stò novo bàeo!»
Ovvero: "A me pare più bello il ballo della friulana, però non vedo che gran peccati ci siano in questo ballo nuovo".
Per la vostra serata agostana, vigilia della festa di San Pio X, che si celebra il 21 agosto (secondo il calendario di Paolo VI), vi propongo la visione di un film sulla vita del Santo Pastore.
Il titolo è "Gli uomini non guardano il cielo". Fu girato nel 1952, dopo la beatificazione del Papa, con la regia di Umberto Scarpelli. Nei panni del Santo Padre c'è Henry Vidon.
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