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venerdì 15 gennaio 2010

Sant'Antonio torna tra i suoi devoti: una settimana di ostensione delle reliquie prima del ritorno nella tomba restaurata

Concluso il restauro della cappella dell'Arca di Sant'Antonio, durato quasi due anni, è giunto il momento del ritorno del Corpo del Santo sotto l'altare che dal XIV sec. lo ospita in attesa della risurrezione. E' stata significamente scelta la data della prima traslazione delle reliquie del Santo, il 15 febbraio, per iniziare la settimana di celebrazioni che culmineranno nei giorni dell'esposizione dell'urna di cristallo che racchiude le sacre reliquie (dal 15 al 20 febbraio) e si concluderanno domenica 21 febbraio con la tradizionale processione a ricordo del ritrovamento della lingua incorrotta del Santo nel 1263 ad opera di san Bonaventura da Bagnoregio, all'epoca Ministro Generale dell'Ordine Francescano.
Come mai solo ora, ad appena un mese dall'evento, si viene a sapere che ci sarà una pubblica ostensione delle sacre reliquie di Antonio, e solo per una settimana? Il motivo è che i frati avrebbero preferito una celebrazione semplice e riservata alla famiglia religiosa, ma hanno dovuto accondiscendere ai desideri e alle pressioni dei tanti devoti che in occasione del ricollocamento delle reliquie del Santo nella sua tomba chiedevano a gran voce di poter rivedere, dopo quasi trent'anni dall'ultima esposizione, le venerate ossa del Santo dei miracoli.

Per chi fosse interessato a visitare la Basilica padovana nei giorni dell'esposizione e della traslazione delle reliquie di S. Antonio rinvio al sito ufficiale della medesima: www.basilicadelsanto.org

Pubblico qui sotto alcune foto, scattate il 13 aprile 2008 durante lo spostamento dell'urna del Santo dall'Arca cinquecentesca bisognosa di restauri alla tomba provvisoria, che ha ospitato il Santo in questi lunghi mesi e ha accolto le lunghe code di fedeli che non sono mai rimasti privi della vicinanza, anche fisica, del loro amato Antonio. Altre foto dell'evento sono reperibili qui.

i frati estraggono la cassa contenente l'urna di cristallo con le reliquie del Santo

Il Delegato pontificio insieme ai frati sosta in preghiera davanti al corpo di S. Antonio

La cassa con il suo contenuto prezioso è calata nella tomba provvisoria, copia in marmo della prima arca tardo duecentesca, posta nella cappella di fronte a quella che solitamente custodisce le venerate spoglie.

I pellegrini si accostano all'arca provvisoria per pregare il Santo con il tradizionale gesto del porre le loro mani sulla lastra di marmo che chiude la tomba.


La presentazione dei restauri ultimati nel video della TV cattolica TELECHIARA:

2 commenti:

Maria R. ha detto...

Grazie per le belle foto! Sono un modo per sentirsi vicini al nostro amico Antonio, anche se siamo distanti geograficamente!

Anonimo ha detto...

In mezzo ad architetture e ad altari "mostruosi" o più semplicemente insignificanti, bisogna riconoscere che l'arca per la collocazione provvisoria di sant'Antonio e l'altare antistante sono semplicemente belli, belli, belli.

Quindi non è vero che per essere moderni bisogna per forza di cose fare cose brutte!
Si può essere moderni e modernissimi ed avere ottimo gusto e propensione per il bello.

Grazie ai Frati di Padova anche per questa piccola ma significativa lezione.

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