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venerdì 6 gennaio 2012

il Tredicesimo giorno: Epifania, Teofania ma anche "Bethfania". La parola di Sant'Antonio

Manifestazioni del Signore. Rupnik - Missale Romanum
Sant'Antonio spiega la storia a fondamento della festa odierna e il triplice nome che la caratterizza, corrispondente alla triplice manifestazione del Cristo Uomo e Dio: alla visita dei Magi, al Battesimo nel Giordato, al miracolo dell'acqua mutata in vino a Cana. Scrive dunque il Dottore Evangelico:

"Tredici giorni dopo la nascita di Gesù, cioè come oggi, «ecco che dall'oriente arrivarono a Gerusalemme dei Magi, che domandavano: «Dov'è il Re dei giudei, che è nato? Abbiamo veduto la sua stella» (Mt 2,1-2). Erano chiamati «Magi» per la vastità delle loro conoscenze; quelli che i Greci chiamano filosofi, i Persiani li chiamano magi. Venivano dai territori dei Persiani e dei Caldei. Forse non fu loro impossibile percorrere in tredici giorni, in groppa ai dromedari, quelle grandi distanze.
       La stella che avevano visto si distingueva dalle altre per lo splendore, per la posizione e per il movimento. Per lo splendore, che neppure la luce del giorno faceva scomparire; per la posizione, perché non stava nel firmamento con le stelle minori, e neppure nell'etere con i pianeti, ma faceva il suo viaggio nell'aria, nelle vicinanze della terra; e per il movimento, perché restò dapprima immobile sopra la Giudea, poi diede ai Magi l'indicazione per arrivarvi; essi presero per loro conto la decisione di entrare in Gerusalemme, che della Giudea era la capitale. Quando ne uscirono, con il primo movimento visibile la stella li precedette. Portato a termine il suo compito scomparve, ritornando alla primitiva materia, dalla quale era stata presa.
      Questa festa si chiama Epifania, dai termini greci epì, sopra, e fanè, manifestazione, perché come oggi Cristo fu manifestato con il segno della stella. È detta anche Teofania, sempre dai termini greci Theòs, Dio, e fanè, perché come oggi Cristo, passati trent'anni, fu manifestato dalla voce del Padre, e battezzato nel Giordano. È detta anche Bethfania, dal termine ebraico beth, casa, perché, passato un anno dal battesimo, come oggi compì un miracolo divino tra le mura di una casa, ad una festa di nozze".
S. Antonio, Sermone  per l'Epifania del Signore, §2

Una curiosità: chissà se il nome popolare "Befana" non venga da "Bethfania" piuttosto che da "Epifania"?

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