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martedì 17 settembre 2013

Una notizia ecumenica passata nel silenzio: un passo verso l'unione delle "chiese gemelle", l'assira orientale e la caldea cattolica

Patriarca Mar Dinka con Giovanni Paolo II
Nel chiacchiericcio ecclesiale e "papocentrico" (di cui anche questo blog è un po' responsabile...) è passata quasi inosservata una grande notizia per l'ecumenismo. Radio Vaticana l'ha pubblicata, e qui ve la rilancio. Si tratta della lettera che il Patriarca caldeo cattolico Sako (eletto quest'anno) ha scritto al suo omologo della chiesa Assira d'Oriente, per invitarlo alla riunificazione formale e pratica delle loro due Chiese.
Per chi non lo sapesse la Chiesa Caldea e la Chiesa Assira sono due parti (una in comunione con Roma, l'altra no) dell'antica Chiesa siro-orientale considerata nestoriana. Con l'intesa cristologica del 1994 Giovanni Paolo II e l'allora patriarca Mar Dinkha IV misero le basi per il superamento dei problemi teologici, oggi ormai chiariti. Le due Chiese hanno sofferto moltissimo in questi ultimi decenni: sono infatti localizzate principalmente in Iraq e Siria, essendo le eredi della grande cristianità persiana. La diaspora dei credenti assiri e calde ha impoverito tantissimo le due Chiese, che già hanno un protocollo per cui, in caso di necessità, i fedeli degli uni e degli altri sono reciprocamente ammessi ai sacramenti. La liturgia è la stessa, la spiritualità la medesima. Preghiamo tutti che l'antica chiesa dell'Est (come era chiamata), possa risorgere dall'attuale prostrazione e tornare ad essere la grande missionaria che fu nei primissimi secoli dell'evangelizzazione.  Santi Addai e Mari pregate per loro!

Iraq: il patriarca caldeo Sako chiede al patriarca assiro Mar Dinkha IV di tornare alla piena unità
Il patriarca di Babilonia dei caldei Louis Raphael I Sako ha inviato una lettera di felicitazioni al patriarca della Chiesa assira d'Oriente Mar Dinkha IV in occasione del suo 78esimo compleanno, celebrato il 15 settembre. Nel messaggio augurale, il patriarca Sako ha rivolto al Capo della Chiesa assira anche un eloquente invito ufficiale a iniziare insieme un cammino di dialogo per ripristinare la piena comunione ecclesiale tra la comunità cristiana caldea – unita al vescovo di Roma – e quella assira. “Colgo l'occasione” scrive il patriarca Sako nella sua missiva “per esprimere il desiderio della Chiesa caldea riguardo all'attivazione di un dialogo per l'unità, che è il desiderio di Gesù. L'inizio di questo dialogo è oggi urgente, di fronte alle grandi sfide che minacciano la nostra sopravvivenza. Senza unità, non c'è futuro per noi. L'unità può aiutare a custodire la nostra presenza. Metto con fiducia questo desiderio sincero nelle mani di Vostra Santità”. In passato si è svolto un dialogo teologico tra la Chiesa assira d'Oriente e la Chiesa cattolica nel suo insieme, che nel 1994 ha portato alla stesura di una Dichiarazione cristologica comune nella quale Papa Giovanni Paolo II e il patriarca Mar Dinkha IV hanno riconosciuto di condividere la stessa fede in Gesù Cristo e nel mistero dell'Incarnazione. Finora tuttavia non si è mai dato ufficialmente inizio a un dialogo ecumenico e ecclesiologico bilaterale tra la Chiesa caldea e la Chiesa assira d'Oriente, che condividono lo stesso patrimonio teologico, liturgico e spirituale. “Se abbiamo riconosciuto di confessare la stessa fede” spiega all'agenzia Fides il patriarca Sako “a questo punto mi chiedo quali siano gli ostacoli a camminare insieme verso il riconoscimento della piena unità tra noi. Forse serve solo un po' di coraggio nel cercare il metodo giusto. Penso alla possibilità di riunire insieme i nostri sinodi, e confrontarci sulle nostre comuni preoccupazioni, come la fuga dei nostri fedeli dalle terre d'origine e il dissiparsi del patrimonio millenario condiviso dalle nostre Chiese. Attendo con trepidazione la risposta dei nostri fratelli assiri”.

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