Una bella melodia, sebbene mesta, fiorisce su un testo di devozione. Eccone l'esecuzione dei monaci di Ligugé, lo spartito gregoriano, il testo e la traduzione:
Summae Deus clementiae,
Septem dolores Virginis
Plagasque Iesu Filii
Fac rite nos revolvere.
Nobis salutem conferant
Deiparae tot lacrimae,
Quibus lavare sufficis
Totius orbis crimina.
Sit quinque Iesu vulnerum
Amara contemplatio,
Sint et dolores Virginis
Aeterna cunctis gaudia.
Iesu, tibi sit gloria,
Qui passus es pro servulis,
Cum Patre et almo Spiritu,
In sempiterna saecula.
Amen.
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Signore Dio clemente,
i sette dolori della Vergine
e le piaghe del Figlio Gesù
donaci di meditare
Rechino a noi Salvezza
Le lacrime della Madre di Dio:
che sono sufficienti a lavare
i peccati di tutto il mondo.
Le cinque ferite di Gesù
Ci siano amara contemplazione
E i dolori della Vergine
divengano per tutti un’eternità di gioia
A Te, Gesù, sia gloria,
che sei morto per noi miseri,
col Padre e il Santo Spirito,
in questo e in tutti secoli
Amen.
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