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domenica 22 agosto 2010

Ave Regina caelorum: il Signore innalza gli umili.


Nell'odierna ricorrenza della Beata Maria Vergine Regina, vi propongo questa tavola del Ghirlandaio e aiuti, che rappresenta l'incoronazione di Maria tra angeli e Santi francescani, un'opera del 1486 circa, conservata nella pinacoteca di Città di Castello, in Umbria.
La Vergine riceve da Cristo la corona, la realtà del paradiso è segnalata dai cerchi concentrici, segno delle sfere celesti. Gli angeli cantano e suonano, e i putti in forma di serafini con sei ali guardano e contemplano attenti e festanti.
Sotto troviamo i santi che assistono anch'essi alla scena. Da sinistra: San Francesco, un santo apostolo (Giovanni?) San Bernardino da Siena, in ginocchio santa Elisabetta d'Ungheria, la Maddalena, santa Caterina d'Alessandria, Santa Chiara d'Assisi, e di nuovo in piedi: il santo frate-vescovo Ludovico di Tolosa, un altro santo non identificabile, e per finire il nostro Sant'Antonio, con il simbolo tipicamente toscano della fiamma che arde e risplende, segno dell'amore e della luce della conoscenza del Dottore Evangelico.
L'umile ancella del Signore è elevata sopra i Santi e gli angeli per diventare Regina del Cielo e della terra.
Per questo oggi cantiamo:

Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Gioisci, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

1 commento:

bedwere ha detto...

Nel rito antico si canta dalla festa della Purificazione fino a Pasqua.

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