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sabato 10 marzo 2012

Ritorniamo sul fenomeno dell'Heavy Metal cattolico

A mia penitenza e per vostra conoscenza, posto oggi qualche brano del "gruppo" musicale cattolico e metallaro "Cradle Catholic" (qui il canale Youtube), che vorrebbe dire: "cattolici fin dalla culla", dalla nascita, non convertiti (come spesso avviene in paesi a maggioranza protestante).
Comunque, vi posto alcuni video di questa band (composta in realtà da un unico membro: Michael Jonathon Constantine Brumley), che canta in latino, sui testi della liturgia, ma in musica metallica. Latin + heavy metal è il motto. Non è per un motivo blasfemo che fa questo, ma alla ricerca sincera, per quanto non troppo condivisibile, di rivestire di musica contemporanea (?!) i testi della tradizione.
Di per sé questo l'hanno fatto tutti i compositori della grande musica liturgica del passato, certo con risultati più apprezzabili dalle orecchie semplici di noi poveri esseri umani lontani dal rock. Ad un certo punto i nuovi cantautori di Dio hanno deciso che oltre alla musica, era ormai tempo di inventare anche nuove parole. E lì, per questo cambiamento epocale, si è rotta l'alleanza tra musicisti e Chiesa, perché i testi liturgici sono e devono rimanere indisponibili, anche per chi ha buone intenzioni di migliorarli. Molta della produzione "di chiesa" invecchia velocemente non solo perché la musica segue troppo i gusti "leggeri" del momento, ma anche per la "leggerezza" o "pochezza" dei testi inventati.
Quindi: forse le melodie e le sonorità metal non vi piacciono, forse invece vi conquistano, non importa. E' comunque interessante e da studiare questo fenomeno, più diffuso di quanto pensassi, dell'Heavy Metal cristiano e specificamente cattolico, in reazione contro la diffusione di quello che viene chiamato "satanismo musicale" dell'heavy metal classico.
Un altro gruppo di Metal Cattolico che potete "assaggiare" è la band "Seven Sorrows" (intitolata ai Sette dolori dell'Addolorata), un gruppo più attento alle questioni morali, ma che ha all'attivo un album sulle stazioni della via Crucis, con testi niente male (anche se la musica, per me, è davvero insopportabile). Cantano in inglese.

Certo è da escludere un uso liturgico di tutte queste canzoni. Ovvio e neppure da sussurrare col pensiero. Ma qualche concerto sulla piazza del paese o davanti alla Chiesa? Per attirare l'attenzione degli appassionati del genere su testi che mai avrebbero preso in considerazione? Perché no, sarei possibilista, con tutte le cautele del caso. Rimarrei un tantino aperto... Anche se io non resisterei più di due minuti al frastuono. Eppure c'è chi ama questo genere. Dite pure la vostra (con carità e dignità, se no sapete che ho la censura facile :-))

Le Laudes divinae (Dio sia benedetto, benedetto il suo Santo Nome....)


Magnificat


Gloria in excelsis Deo


7 commenti:

caorleduomo ha detto...

Io credo che quando si parla di musica sacra bisogna sempre guardare sia il testo che la musica; una musica sacra è fatta da testo sacro ma anche da musica sacra.
Esistono oggi molte canzoni, eseguite durante le Messe parrocchiali, che non sono adatte, però, alla liturgia; il loro testo può essere sacro (a volte, tuttavia, non c'è nemmeno quello), ma la musica non lo è (e per giudicare quando una musica è liturgica ci si può basare sul criterio di S. Pio X, ossia il confronto col canto gregoriano). Queste canzoni non sono adatte alla liturgia perché la loro musica è profana; dunque possono essere utilizzate fuori dal tempio, come negli oratori, nei campi-scuola, in concerti...
In questo caso latin+heavy metal, però, dobbiamo chiederci se siamo ancora nel caso di testo sacro e musica profana o siamo andati oltre; il testo è senza dubbio sacro, ma la musica non è solo profana: l'heavy metal è un genere nato per esprimere rabbia, irriverenza, inquietudine, e a volte anche dannazione, interiore. Affiancare questa musica al testo sacro è per me non solo profano, ma anche offensivo del testo sacro. Questo tipo di canzoni, quindi, non lo vedo bene né per il tempio (ovviamente) né fuori dal tempio.

Simone Veronese ha detto...

Alt! Dove stia scritto che "l'heavy metal è un genere nato per esprimere rabbia, irriverenza, inquietudine, e a volte anche dannazione, interiore" io francamente non lo so. L'assunto mi pare molto preconcetto.

Sotto l'etichetta di "heavy metal" si colloca un mondo molto variopinto di sottogeneri, alcuni dei quali - oserei dire, la maggior parte - molto lontani da sentimenti come rabbia, irriverenza e inquietudine. Faccio un esempio: dove sarebbero rabbia, irriverenza, ecc. nel progressive metal dove spesso e volentieri esistono band che suonano quasi esclusivamente brani strumentali? E nel metal c.d. sinfonico dove si parla di saghe fantasy in stile Il Signore degli Anelli e si fa gran uso di violini, trombe, ecc.?

Intendiamoci, l'uso liturgico è da escludersi in toto (in Trentino sembra non la pensino così...), ma starei molto attento a sputare sentenze.

caorleduomo ha detto...

Beh, mi sono basato a quanto ho studiato in storia della musica. Comunque ho trovato online questo link all'enciclopedia Treccani che conferma quello che mi ricordavo:

Heavy metal
Genere di musica rock. Nato negli anni 1980, è fortemente legato all’hard rock degli anni 1970, di cui esaspera le sonorità e le tematiche, incorporando anche alcuni elementi del punk rock. Si caratterizza per lo sfruttamento intensivo delle sonorità metalliche degli strumenti elettrici, per l’impiego di ritmi ossessivi e per una vocalità urlata; nei testi e nei riferimenti iconografici e simbolici esibisce una poetica nichilista, con risvolti satanici, che attinge largamente alle sottoculture metropolitane. Tra i gruppi che hanno maggiormente contribuito all’affermazione del h.: Black Sabbath, Iron Maiden, Blue Oyster Cult, Judas Priest, Metallica, Megadeth, Manowar, Marilyn Manson.

Anonimo ha detto...

Bell'articolo.
Foss'anche un uso "per antifrasi" dell'heavy metal (ma non è necessario presupporlo), perché no, purché a.m.D.g.?

LucaGras

Simone Veronese ha detto...

Certo, certo... Ci sono anche loro!
Ma ripeto stiamo attenti...

Io, tanto per dire, amo il gregoriano al punto da volerlo come unico tipo di canto nella Liturgia (farei uno strappo solo per la polifonia), ma appena metto piede fuori dalla chiesa spazio ascolto tantissimi altri generi, tra i quali parecchio metal.

Devo fare molta attenzione a scegliere i gruppi da ascoltare, ma ci si riesce, non è niente di improbo.

PS Quello della Treccani, sull'heavy metal è puro nozionismo!

caorleduomo ha detto...

Sono d'accordo. Attenzione: non dico che tutto l'heavy metal è da prendere e da buttare nel cestino. Il mio pensiero era che non è adeguato fondere i testi della Sacra Scrittura o della liturgia ad una musica di tale genere.

Anonimo ha detto...

Non è mica vero, sai! Ci sono sopratutto band Unblack, una forma estrema del metal cristiano il cui canto è praticamente in scream (grida laceranti), in cui le Lodi al Signore, la devozione e la trasposizione di musica delle Sacre Scritture oltre che la lotta senza quartiere contro Satana, è pane quotidiano per questi artisti. Vi suggerisco un paio di siti che trattano il Metallo Cristiano: http://www.whitemetal.it ; http://www.holysteel.com

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