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lunedì 11 giugno 2012

I giovani sono lontani dalla devozione popolare? Meno di quanto si creda. Eccone un esempio.

Non vanno in TV, non fanno rumore, ma in tantissimi paesi della nostra penisola, schiere di ragazzi e giovani continuano a ricreare la devozione popolare ricevuta, plasmandola e comunicandola secondo i linguaggi della loro generazione. La fede che si celebra nel culto liturgico ha anche bisogno di una espressione più spontanea e piena di sentimento: Liturgia e pietà popolare sono come due binari che non devono convergere (e tanto meno mescolarsi), ma è bene che procedano paralleli perché corra su di essi il treno della Chiesa.
Nel paese di Tito, provincia di Potenza, la festa di Sant'Antonio di Padova è particolarmente sentita. Guardate che splendido cortometraggio hanno preparato alcuni giovani, ricordando - non senza una vena di nostalgia - la tradizione locale di far indossare ai più piccoli l'abito del Santo francescano, per chiederne la protezione. Il video cattura qualcosa di altrimenti inesprimibile, l'attesa della festa e il ricordo dell'innocenza, passato e futuro incastonati nel presente. Un applauso sincero agli ideatori: Valerio,Giuseppe, Antonella, Simona e Rocco e agli interpreti: Umberto, Mariarosaria, Michele, Marialuisa.



Evviva Sant'Antonio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le candele elettriche,che schifo!

Giovanna Maria ha detto...

Eh, sempre a guardare il pelo nel video! A me è piaciuto tanto, davvero commovente.

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